CHI AMA LE COSE DOLCI E STOMACHEVOLI al limite del
sopportabile con tutti i vari coma epatici, glucidi che si sfregano le mani,nonché quelle del tuo dentista per anni ecc… con tutta la bibliografia del
caso,
bene qui c’è qualcosa di adatto …
Le fonti : da menù turistico (vedi il sito sotto tra i
preferiti) gran parte della ricetta, modifiche personali e consigli per il
futuro.
La frolla :
200 gr farina 00
100 gr di zucchero semolato
150 di burro freddo
2 tuorli
Scorza di limone
Sale
La crema al limone (lemon curd) (dose abbondante, potreste
ridurla di un terzo, ma fate voi i calcoli)
4 limoni bio : succo e scorza
140 gr di burro
60 gr di zucchero (io ne ho usati 50 e sono ancora troppi,
40 bastano)
4 uova intere
Cardamomo in polvere (mia aggiunta)
La crema pasticcera
125 gr di latte caldo
50 gr di zucchero ( io ne ho usati 40 e bastano!)
1 tuorlo
15 gr di farina ( ho
usato un po’ di farina e un po’ di maizena)
Scorretta di mezzo limone
Cardamomo in semi
Per la meringa (all’italiana)
3 albumi
20 gr di zucchero semolato
200 gr di zucchero semolato
50 gr di acqua ( Menu turistico ne mette di più, ma perché
aspettare di più per la bollitura?)
Zucchero a velo
La frolla potete farla un giorno prima ( e anche le creme) ,intridete
burro con lo zucchero e aggiungete la farina mescolata al sale e i tuorli , e
la scorza del limone grattugiata. Ponete in frigo un’ora circa, poi tiratela a
matterello alta circa 7/8 mm, di nuovo un po’ in frigo, quindi rivestite la
teglia ( quadrata per me da 24
cm ) andando anche sulle sponde. Bucherellate. Coprite di
altra carta forno e ancora un po’ di frigo. Poi fagioli e fate 10 minuti di
cottura così, a 180 (poi dipende dai
forni), quindi altri 10 minuti senza la carta forno. Deve diventare dorata.
La crema al limone :
sciogliere il burro a bagno maria con il cardamomo,
aggiungere lo zucchero, poi il succo e la scorza grattugiata dei limoni, lo
zucchero e le uova. Far rapprendere (
circa a 80°). Filtrare e raffreddare.
La pasticcera :
scaldare il latte con buccia di limone e semi di cardamomo,
versare sul tuorlo che avete montato con
lo zucchero e a cui avete aggiunto le farine. Cuocere fino a che si è rappresa.
Frigo.
Mescolare le due creme fredde e riempire la crostata.
Frigo.
Preparare la meringa.
Scaldare l’acqua con 200 gr di zucchero. Quando è sui 90°
partire a montare gli albumi.
Montare pian piano gli albumi a velocità bassa. Quando si è creata una
certa schiuma (almeno 5 minuti)
aggiungere pian piano lo zucchero semolato (20gr) e aumentare la velocità. Fino a
quasi massima.
Quando lo sciroppo raggiunge i 121 gradi versarlo a filo
sulla massa di meringa continuando a frullare. E continuare fino a quasi averla
raffreddata. Inserire in una poche a bocchetta seghettata e porre in frigo.
Un paio d’ore prima di mangiare questo coacervo di zuccheri,
creare i classici sbuffetti di meringa sulla torta. Vedete che calano un po’
quindi abbondate (questo consiglio non lo avevo preso in considerazione e il
mio dolce ne ha risentito) . Cospargete di zucchero a velo e brunite con il
cannello. (oppure sotto il grill al massimo di potenza per pochi secondi )
Riponete in frigo ancora un paio d’ore.
Poi morite.
Questo dolce può essere tranquillamente mangiato dopo aver
visto Synecdoche, New York con Seymour Hoffman. Se invece lo doveste vedere
dopo Song ‘e Napule il trasporto in ospedale sarebbe immediato.