mercoledì 25 giugno 2014

LA CROSTATA AL LIMONE MERINGATA, e poi ?


CHI AMA LE COSE DOLCI E STOMACHEVOLI al limite del sopportabile con tutti i vari coma epatici, glucidi che si sfregano le mani,nonché quelle del tuo dentista per anni ecc… con tutta la bibliografia del caso,   
bene  qui c’è qualcosa di adatto …





Le fonti : da menù turistico (vedi il sito sotto tra i preferiti) gran parte della ricetta, modifiche personali e consigli per il futuro.


La frolla :
200 gr farina 00
100 gr di zucchero semolato
150 di burro freddo
2 tuorli
Scorza di limone
Sale

La crema al limone (lemon curd) (dose abbondante, potreste ridurla di un terzo, ma fate voi i calcoli)

4 limoni bio : succo e scorza
140 gr di burro
60 gr di zucchero (io ne ho usati 50 e sono ancora troppi, 40 bastano)
4 uova intere
Cardamomo in polvere (mia aggiunta)

La crema pasticcera
125 gr di latte caldo
50 gr di zucchero ( io ne ho usati 40 e bastano!)
1 tuorlo
15  gr di farina ( ho usato un po’ di farina e un po’ di maizena)
Scorretta di mezzo limone
Cardamomo in semi

Per la meringa (all’italiana)
3 albumi
20 gr di zucchero semolato
200 gr di zucchero semolato
50 gr di acqua ( Menu turistico ne mette di più, ma perché aspettare di più per la bollitura?)

Zucchero a velo


La frolla potete farla un giorno prima ( e anche le creme) ,intridete burro con lo zucchero e aggiungete la farina mescolata al sale e i tuorli , e la scorza del limone grattugiata. Ponete in frigo un’ora circa, poi tiratela a matterello alta circa 7/8 mm, di nuovo un po’ in frigo, quindi rivestite la teglia ( quadrata per me da 24 cm) andando anche sulle sponde. Bucherellate. Coprite di altra carta forno e ancora un po’ di frigo. Poi fagioli e fate 10 minuti di cottura così,  a 180 (poi dipende dai forni), quindi altri 10 minuti senza la carta forno. Deve diventare dorata.

La crema al limone :
sciogliere il burro a bagno maria con il cardamomo, aggiungere lo zucchero, poi il succo e la scorza grattugiata dei limoni, lo zucchero  e le uova. Far rapprendere ( circa a 80°). Filtrare e raffreddare.

La pasticcera :
scaldare il latte con buccia di limone e semi di cardamomo, versare sul tuorlo che avete  montato con lo zucchero e a cui avete aggiunto le farine. Cuocere fino a che si è rappresa. Frigo.

Mescolare le due creme fredde e riempire la crostata.
Frigo.

Preparare la meringa.
Scaldare l’acqua con 200 gr di zucchero. Quando è sui 90° partire a montare gli albumi.
Montare pian piano gli albumi  a velocità bassa. Quando si è creata una certa schiuma (almeno 5 minuti)  aggiungere pian piano lo zucchero semolato (20gr) e aumentare la velocità. Fino a quasi massima.
Quando lo sciroppo raggiunge i 121 gradi versarlo a filo sulla massa di meringa continuando a frullare. E continuare fino a quasi averla raffreddata. Inserire in una poche a bocchetta seghettata e porre in frigo.

Un paio d’ore prima di mangiare questo coacervo di zuccheri, creare i classici sbuffetti di meringa sulla torta. Vedete che calano un po’ quindi abbondate (questo consiglio non lo avevo preso in considerazione e il mio dolce ne ha risentito) . Cospargete di zucchero a velo e brunite con il cannello. (oppure sotto il grill al massimo di potenza per pochi secondi )

Riponete in frigo ancora un paio d’ore.
Poi morite.

Questo dolce può essere tranquillamente mangiato dopo aver visto Synecdoche, New York con Seymour Hoffman. Se invece lo doveste vedere dopo Song ‘e Napule il trasporto in ospedale sarebbe immediato.