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venerdì 21 febbraio 2014

DHAL MOMENTO CHE ...

ti ho provato - evvai con sanremo- non ci siamo più lasciati
Ma è vero : il libro sulla cucina indiana scritto da Alessandra Avallone (" India in cucina" Mondadori) è fatto proprio  bene e risulta fedelissimo,sia per me che India probabilmente non metterò mai piede, ma a Londra nei ristoranti indiani sì tanto, sia per il mio critico assaggiatore compagno di vita, che ricorda ogni sapore dei suoi viaggi fatti prima di conoscermi e confronta confronta ...


facendo le cose per bene ecco gli ingredienti per 4 persone:

180 gr di lenticchie ROSSE decorticate
1 cucchiaio di coriandolo in polvere
1 cucchiaio e mezzo di cumino
1 cucchiaino di semi di fieno greco ( fondamentale!)
1 spolverata di cannella 
pepe
peperoncino secco piccante
1/2 noce di cocco tritata ( oppure 3/4 cucchiai di scaglie di cocco rigenerate in 80 gr circa di latte di cocco)
2 cucchiai di pasta di tamarindo ( oppure due cucchiai di limone)
1 cucchiaino di semi di senape greca
6 ravanelli 
1 cipolla 
3 pomodori tipo picadilly
1/2 cucchiaino di curcuma ( anche di più se vi piace)
una presa di zucchero
2 cm di zenzero fresco tritato
coriandolo fresco ( o prezzemolo che è tutta un'altra cosa, però)
olio di semi 

(io usato tutte le parentesi, tranne il prezzemolo perchè non avevo neppure quello e il dhal ha superato il test)

quando avrete tirato fuori tutti gli ingredienti sarete già a metà lavoro !
tritate cipolla e ravanelli
fate scoppiettare a secco i semi di senape nera e poi aggiungete l'olio di semi 
aggiungete tutte le spezie tranne lo zenzero, fate soffriggere un po' e quindi aggiungere cipolla e ravanelli
far andare qualche minuto e quindi aggiungere le lenticchie, i pomodori spellati, il limone il sale e lo zucchero e dell'acqua che andrete ad aggiungere man mano (calda) in modo da rendere la zuppa densa ma non troppo
cuocere 10 minuti e quindi aggiungere lo zenzero
far andare ancora 10 minuti circa ( dipende dal tipo di lenticchie) e servire con coriandolo fresco tritato ( o il triste prezzemolo)
e magari del pane naan o roti che sempre uno ha in casa




se avete fatto anche : humus, frittelle di melanzana con salsa al cren, curry di mango (buono!) con basmati, stir fry e frittelle, bè meglio vedere soltanto "Smetto quando voglio" , ogni altro film non sarebbe indicato 






martedì 24 gennaio 2012

UNO SOPRA L'ALTRO : LA CAPASANTA, IL TOPINANBUR E LA LENTICCHIA

Potrebbe sembrare una ricetta di Greenaway invece l’ha pensata Moreno Cedroni ( da “ Moreno Cedroni”) che ha anche aggiunto un tocco di jamon iberico Joselito. 





Questo senor Joselito non l’ho neppure cercato e ho usato del fiocco di Parma molto asciutto.
Ho ritoccato anche la zuppa di lenticchie. Che Cedroni prepara con lardo e pancetta: ma temendo che con l’aiuto del signor Joselito avrebbero ucciso topinambur e soprattutto la delicata capasanta, ho preferito evitarli entrambi. Assaggiate anche voi la crema di lenticchie e se fosse troppo saporita diluitela e riducete anche la presenza del prosciutto.

Si fa così :

La crema di lenticchie:
50 gr di lenticchie
25 gr di cipolla bianca
150 gr. di pomodori pelati
Olio
Salvia
Sale

Tritare la cipolla  con olio e salvia . Aggiungere le lenticchie , il pomodoro e portare a cottura come un risotto con acqua salata ( questo è il mio metodo, Cedroni usa quello classico di pre-lessare le lenticchie e poi ripassarle con odori e pomodoro)  

Il topinambur:
150 gr di topinambur
Olio
Aglio
Sale

Pelare i topinambur, lavarli e spadellarli con olio e poco aglio fino a cottura. ( Cedroni invece li lessa per 8 minuti. In purezza ) .

Le capesante:
x capensate: quante potete  permettervene
( in questo periodo qui viaggiano sui 2,8 – 3 euro l’una)
olio di semi di arachide

anche qui mi sono distaccata dalla ricetta ufficiale, che prevedeva la frittura in olio di semi a 60° finchè il cuore ( cuoricino) della capasanta fosse arrivato a 40°. Non me la sono sentita. Ho portato l’olio sui 120-140 e fritto per 2 minuti scarsi . Risultato fantastico, sono pleonastica ma è vero : nessuna ritenzione dell’olio e morbidezza unica. Non ho neppure verificato la temperatura interna per timore di romperle.

Finitura :
preparate nel fondo la crema di lenticchie, adagiate sul divano di lenticchia un cilindretto di topinambur ( volendo con un piccolo coppapasta dargli anche la circolarità perfetta) e quindi la capasanta. Guarnire (ops, come negli anni 70!)  con prosciutto .
Molto piacevole!





Purtroppo la nonna si è presa un periodo di ferie e questo non è bene perché così si è persa la cupola di meringa di Hermè. Ma tant’è , a certe età , si pensa all’ Hic et nunc . Condivido e spero di imitarla.