che ha dato luogo alla seguente:
la suddetta regola è del tutto personale e consiste nel fatto che DA SEMPRE, la prima volta che realizzo una ricetta difficile (e questa lo è) seguo attentamente tutti i passaggi, preparo tutto in anticipo, considero i possibili errori e prevedo come ripararli ( in pasticceria vale sempre che NON FILA MAI COME VORRESTE), e devo dire che le cose mediamente riescono, per precipitare immacanbilmente in una voragine di guai la seconda volta che ci provo; ora questo parrebbe avere una conseguenza naturale: non fare mai le cose due volte, ma io non ci riesco, faccio sempre una prima prova, per fallire miseramente nella seconda e resuscitare nella terza, quarta ecc...
questa qui come si può ben notare è una seconda
ora però posseggo la tecnica e potrò fare piovere torte con il pizzo, come rane
entriamo in dettaglio
si fa una base ; qui dentro c'è la solita torta al cioccolato della ricetta "Una torta di nome Lindarosa" e c'è la stessa crema al mango (nella piccola più sotto, ho tolto il mango, perchè c'è una persona a cui non piace la frutta, io , e sostituito il cioccolato amaro con quello bianco, e viene buona e soffice pure)
si farcisce, si ricopre di crema al burro
si potrebbe finire con le rose come la già citata Lindarosa, ma per farsi del male si prova il pizzo di cioccolato
come si fa ? ecco i passaggi
1)
mettere il dolce già sull’alzata di
presentazione
2)
bloccare il dolce con del cioccolato sotto, così
non gira
3)
raddrizzare i lati con la matilda riscaldata
4)
fai la misura della circonferenza aggiungendo 5
cm in più
5)
misurare l’altezza del dolce
6)
fare un disegno del ricamo dividendo bene a
segmenti
7)
liberare il frigo per la larghezza del ricamo
8)
fare dei coni di carta f. con
buco molto piccolo
9)
preparare il cioccolato, non temperato, tiepido
10)
riempire il cono metà e chiuderlo in alto
ripiegandolo
11)
fare prove del foro facendo uscire un po’ di
cioccolato (se serve lo allarghi) e munisciti di carta cucina per pulire la
punta del cono
12)
iniziare a fare la metà sx
13) imprecare
14)
non fare vuoti tra i segni di cioccolato
15)
quando è finito ed è ancora “morbido”, non
scorre ma è maneggevole, iniziare a metterlo intorno alla torta: con una mano lo
tengo ancorato al punto iniziale dando una leggera pressione dove lo ho
appoggiato e con l’altra lo giro intorno, quando il giro è terminato do
un’altra leggera pressione
16)
una volta fissato (con un lembo che risulta in
più lasciato libero), con la crema al burro fissarlo, così quando toglierò la
carta non cadrà il pizzo, facendo dei ciuffettini di crema all’intero che
toccano lo zig zag di cioccolato
17)
mettere in frigo (un'oretta)
18)
togliere delicatamente la carta (se non viene via
bene, frigo ancora)
19)
taglio la carta man mano (se da fastidio)
20)
quando si arriva all’overlapping con un coltello
appuntito taglio la parte di cioccolato in più (verticalmente, su e giù) finchè
libero l’ultima parte di carta
21)
fare dei ritocchi con cioccolato fuso lungo la
giuntura
22)
ora si possono fare dei puntini con il
cioccolato bianco per dare rilievo (difficili)
23)
quando è stabile, fare dei ciuffetti al fondo
per togliere imperfezion
avevo preparato un disegno su carta a quadretti e ho dipinto con il cioccolato su carta acetata alimentare dopo averla fissata al disegno (in basso e ai lati a filo, in alto 2 cm più alta del disegno per poterla maneggare)
i problemi li ho avuti con i coni di carta forno, che dopo poco cedevano e quindi il disegno in cioccolato si seccava troppo e con la non perfetta ortogonalità della torta, che non ha permesso al disegno di aderire bene
sembra poco ma queste piccole insidie possono far perdere l'equilibrio psichico costruito in una vita
ora innnanzi userò un piccolo strumentino in silicone che ha qualche inconveniente ma superabile e farò delle torte drittissime, lo giuro
basta così
ecco un'altra angolatura
e la versione piccola
e poi si guarda Lady bird
perchè si ha una figlia teen ager
e
la si porta al cinema