venerdì 12 dicembre 2014

UN DESSERT SORPRENDENTE, proprio un vero participio presente



è un classico della cucina partenopea, definito non solo in termini geografici, ma anche temporali : si mangia a Ferragosto; però buono anche qui e a dicembre.

Che quando saprete com’è costruito penserete :          a) l’Italia è un giacimento culinario infinito; b) potrebbe essere l’idea di uno chef stellato impazzito; c) però, cacchio, che buono.




Pronti ?
Via con i  materiali e poi la procedura


Per 4 curiosi:
600 gr di melanzane (tonde o lunghe purchè sode)
250 gr di zucchero
70 gr di mandorle a lamelle (o tritate)
100 gr di cioccolato fondente (70%)
25 gr di farina 00
50 gr di cacao
255 gr di acqua
Farina di riso q.b.
Olio di semi di arachide q.b.

Mescolate il cacao e la farina con 150 gr d’acqua.
Ponete sul fuoco la restante acqua con lo zucchero e bollite 5’ (non fate caramellare), a questo punto aggiungete allo sciroppo il cioccolato tritato, fuori dal fuoco. Una volta mescolato, aggiungete la crema di cacao e farina.
Riportate  sul fuoco e addensate (15’ circa).

Private le melanzane della buccia con un pelapatate e tagliatele a 4 mm circa (per lungo quelle lunghe) , passatele nella farina di riso eliminando la farina in eccesso e friggete.

Foderate uno stampo di carta forno e versate la salsa al cioccolato e un primo strato di melanzane, spolverate di mandorle (la ricetta originale prevede anche nocciole, arancio candito e così via…) e continuate con salsa e melanzane fino ad esaurimento.

Ora la tradizione si divide : chi cuoce in forno per 15’ e poi mette in frigo, chi mette in frigo direttamente per 12 h salvo estrarla dal frigo, in entrambi i casi, 1 ora prima di mangiarla.
Ho provato entrambe le strade e a me sono piaciute, tra chi ha assaggiato : un sì per  quella cotta e un bo’-vanno-bene-tutte-e-due. Quella non cotta rimane più compatta e quindi più facilmente servibile.





Questo dessert  non è solo sorprendente. Se vedrete il film Mummy, una vera forza della natura e una profonda  complessità, troverete parecchi punti in comune. 

Tranne il finale.